venerdì 20 gennaio 2012

MILANO CRISTIANA CATTOLICA AMBROSIANA




Articolo "giacobino" sul sinistro quotidiano La Repubblica, oggi in edicola:

Tradizionalisti, "lefebvriani", esponenti dell´estrema destra. Annunciano veglie e "messe di riparazione"

"Fermiamo la blasfemia, a ogni costo" ecco chi sono i nuovi ultrà cattolici. Un arcipelago di sigle riunite dietro la protesta annunciando gesti clamorosi sul web.

CARLO BRAMBILLA (LA REPUBBLICA, 14 gennaio 2012)

MILANO - «Basta con la cristianofobia!» «Fermiamo la blasfemia!» «Dobbiamo reagire. Scendere in piazza. Protestare». Mentre si annunciano pubblici rosari, veglie di preghiera e messe di riparazione, corre sul web la protesta degli ultrà cattolici che hanno deciso di mobilitarsi contro lo spettacolo Sul concetto di volto nel figlio di Dio, del regista Romeo Castellucci, in cartellone al Teatro Franco Parenti dal 24 gennaio.

È un arcipelago di sigle. Che in qualche caso non nascondono le loro simpatie politiche per la destra estrema e usano toni antisemiti contro la direttrice ebrea del teatro, Andrèe Ruth Shammah. Alcuni gruppi sono noti, come Militia Christi o i comitati per la vita, altri sconosciuti, mai visti prima, piccole associazioni, microcomitati spuntati come funghi. Per tutti l´appuntamento, rilanciato via Facebook, Twitter, le mail e gli appelli sui siti sorti per l´occasione, è fissato per martedì prossimo davanti al Franco Parenti, in occasione della prima milanese dello spettacolo. «Da giorni, incessantemente, siamo stati identificati con i peggiori epiteti, criminalizzati e ghettizzati - afferma il Comitato San Carlo Borromeo, dopo aver ringraziato la presa della posizione della Santa Sede - con i solo intento di distogliere l´attenzione da quello che è il vero problema, ovvero l´offesa a Cristo e a tutti i cattolici. Siamo anche stati accusati di non essere cattolici maturi. Ma noi ci chiediamo quale persona di buon senso ricoprirebbe di escrementi l´immagine di una persona che ama? Siamo stati accusati di essere ultra-estremisti-integralisti, ma non solo abbiamo avuto l´appoggio del Cardinal Scola, ma ora abbiamo anche quello dichiarato dalla Santa Sede». E, se lo spettacolo non sarà cancellato il comitato annuncia già quale sarà la "riparazione pubblica": il rosario da recitare il giorno 28 gennaio.

Ma sono decine le sigle che aderiscono alla protesta, da Italia Cristiana alla Fondazione Lepanto, e poi ancora: Riscossa Cristiana, il Fronte della Tradizione, il comitato no 194, Ora et Labora. «Saremo centinaia di fedeli in arrivo da tutta Italia - annuncia Roberto Lastei, responsabile del gruppo più organizzato, Militia Christi, che ha sede a Roma, e si è distinto in passato per le battaglie contro l´"omicidio-aborto", il divorzio, l´eutanasia. - Però non definiteci oltranzisti. Siamo semplicemente credenti che si oppongono alla messa in scena di uno spettacolo osceno. Non lo abbiamo visto, ma sappiamo che il volto di Gesù viene offeso mentre nel teatro si diffonde una nauseante puzza di escrementi (sulla scena si svolge la storia di un figlio che assiste un padre anziano colpito da dissenteria, ndr)». La scena del lancio di granate e sassi, non escrementi, sul volto di Cristo non sarà presente nell´edizione milanese dell´opera.

Ma gli ultrà cattolici non vogliono sentire ragioni. Roberto Jonghi Lavarini von Urnavas, noto esponente dell´estrema destra cattolica milanese, soprannominato "il barone nero", un passato da dirigente del Fronte della Gioventù, nell´Msi, oggi militante del Pdl, è tra i più attivi in queste ore sul web. Con proclami minacciosi: «Siamo pronti a impedire fisicamente l´accesso al Teatro e l´esecuzione dello spettacolo. Quando il rosario e le preghiere non bastano più i veri cristiani sanno ancora usare la spada». In un suo comunicato la Curia milanese aveva chiesto ai fedeli toni assai diversi: «Manifestare il proprio dissenso non può accompagnarsi a eccessi di qualunque tipo, anche solo verbali»

venerdì 13 gennaio 2012

Visita nella Madrid della Tradizione



Nell’ambito delle loro intense attività culturali, il Barone Cav. Dott. Roberto Jonghi Lavarini von Urnavas (in rappresentanza del Centro Studi Storici Politici Internazionali Patria e Libertà, presieduto dal Conte Cav.Gr.Cr. Prof. Fernando Crociani Baglioni di Serravalle di Norcia) ed il Nobile Cav. Dott. Diego Martino Zoia dei Puschina di Inveruno (Presidente della Fondazione Cajetanus e Presidente del Circolo del Regno Lombardo-Veneto), noti esponenti della destra tradizionalista europea (cattolica, monarchica ed identitaria), durante l’Epifania, si sono recati a Madrid, capitale del Regno di Spagna e città dalle profonde radici cristiane e monarchiche (aragonesi, asburgiche e borboniche).

http://www.youtube.com/watch?v=aYHrMyDg1Nk

Il “senor baron” Roberto Jonghi Lavarini, che, fra l’altro, è anche socio onorario del “Cuerpo Colegiado de la Nobleza Historica de los Reinos Ibericos” (prestigiosa associazione nobiliare presieduta da S.E. il Cav.Gr.Cr. Dott. Don Fernando Acedo Fernandez Pereira, Duca di Candia e Conte del Sacro Romano Impero), ha assistito alla tradizionale cerimonia della “Pasqua Militar”, con il cambio della guardia a Palazzo Reale e la successiva parata militare di truppe a piedi ed a cavallo, alla quale hanno partecipato le Loro Maestà il Re Juan Carlos e la Regina Sofia, le Loro Altezze Reali i Principi delle Asturie, il Principe Ereditario Felipe e la Principessa Donna Letizia, il nuovo Primo Ministro spagnolo On. Mariano Rajoy (neoeletto per il Partito Popolare di centro-destra) ed i vertici della politica, delle Forze Armate e della “Guardia Civil”.

http://www.youtube.com/watch?v=o4JsHjOs-vA&feature=related

Successivamente, Jonghi, insieme alla sua famiglia, ha partecipato alla solenne Santa Messa dei “Reyes Magos” (Re Magi), nella Cattedrale, dedicata a “Santa Maria la Real de La Almudena”, ricevendo la particolare benedizione dell’Arcivescovo madrileno, Sua Eminenza il Cardinale Antonio Maria Ruoco Varela, e rendendo omaggio alla Capella dedicata a San Josemaria de Escrivà de Balaguer y Albas, fondatore dell’Opus Dei.

http://www.youtube.com/watch?v=izPl-kg4ADU

Naturalmente, Jonghi, che, sin dalla fine degli anni ’80, quando era Segretario Provinciale del Fronte della Gioventù del MSI di Milano, ha ottimi rapporti con i “camerati spagnoli” del movimento Frente Nacional e delle storica rivista “reazionaria” Fuerza Nueva del mitico On. Blas Pinar, ha visitato anche la Valle de los Caidos a San Lorenzo de El Escorial, rendendo onore, nella Abbazia della Santa Croce, ai Caduti della guerra civile ed alle tombe del “Caudillo” Generalissimo Francisco Franco y Bahamonde e di Josè Antonio Primo de Rivera, fondatore del movimento fascista della Falange.

http://www.youtube.com/watch?v=QMvaU_WFS-8